Il varicocele è una patologia varicosa che interessa il sistema venoso delle gonadi, caratterizzata da dilatazione e incontinenza delle vene gonadiche. Può essere presente sia nel sesso femminile che soprattutto in quello maschile:
- Nelle donne si parla spesso di “varicocele pelvico o sindrome da congestione pelvica” causata da dilatazione del plesso venoso a partenza dalla vena ovarica, soprattutto di sinistra questo comporta un aumento del volume di sangue a livello dello spazio compreso tra utero e ovaie.
- Il varicocele maschile è una delle più frequenti patologie presente nella popolazione maschile pari a circa il 15%. Consiste in un’anomala dilatazione delle vene spermatiche (vene che drenano il sangue dal testicolo).
Esistono due tipologie di varicocele:
- Varicocele idiopatico (tipico degli adolescenti) insorge a causa di fattori sconosciuti. Nel tempo si è cercato di capire la possibile causa e da alcuni studi è stata trovata probabilmente da un malfunzionamento delle valvole presenti sulla parete interna delle vene del plesso pampiniforme questo determinerebbe al sangue di tornare indietro, rispetto alla direzione prevista, e sostare nelle vene spermatiche, causandone la dilatazione.
- Varicocele secondario, dipende da tumori con sede addominale o pelvica come il carcinoma renale.
La maggior parte delle volte il varicocele è asintomatico, o al massimo può determinare dei disturbi come: gonfiore e dolore scrotale, atrofia testicolare ed è una delle principali cause dell’infertilità maschile infatti il 35% degli uomini con problemi di fertilità ne è affetto.
La diagnosi viene effettuata mediante:
- Anamnesi
- Esame obiettivo (importante per osservare le dimensioni dei testicoli, valutare la posizione del rigonfiamento scrotale e toccarlo per vedere se il paziente avverte dolore ed infine far eseguire la manovra di Valsalva)
- Ecografia scrotale
- Ecodoppler delle vene spermatiche per definire l’esatto grado del varicocele (I, II, III e IV grado) e stabilire la vera entità del reflusso di sangue a livello dei testicoli.
In caso di varicocele non particolarmente grave si può consigliare al paziente una terapia conservativa con l’uso di un sospensorio e assunzione, al bisogno, di un antinfiammatorio. Nei casi più complessi abbiamo la possibilità di adottare varie tecniche chirurgiche per la cura di tale patologia: legatura soprainguinale; intervento di Ivannisevich (consiste nell’eseguire un’incisione in prossimità dell’inguine e nell’identificare la vena spermatica che viene legata e sezionata); intervento di Palomo; sclerotizzazione (anterograda o retrograda); embolizzazione vene spermatiche e legatura laparoscopica.
In tutti gli uomini con varicocele che riscontrano difficoltà ad avere figli è indicato sottoporsi ad uno spermiogramma.