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BALANITE XEROTICA OBLITERANS
Questa lesione, detta anche lichen scleroso e atrofico nei maschi, si presenta come un’area indurita e biancastra del glande in sede peri-meatale e, spesso, può condurre a stenosi del meato uretrale esterno. È la conseguenza di un’infiammazione cronica e può determinare fimosi, parafimosi e stenosi uretrale. Possono essere usati farmaci ad uso topico, comprendenti corticosteroidi, tacrolimus, antibiotici e antinfiammatori, ma la loro efficacia è limitata. Nei casi gravi, bisogna ricorrere alla chirurgia.
CARCINOMA IN SITU
Il carcinoma in situ può comprendere:
L’eritroplasia di Queyrat e la malattia di Bowen del pene sono lesioni ben circoscritte, con iperpigmentazione rossastra e vellutata dell’area genitale interessata, di solito il glande o la regione coronale, soprattutto nei maschi non circoncisi.
La malattia di Paget del capezzolo (da non confondere con la malattia ossea di Paget) è un raro adenocarcinoma intraepiteliale che può interessare sedi extra-mammarie, compreso il pene.
La papulosi bowenoide comporta la presenza di multiple e piccole papule sull’asta peniena.
Queste condizioni sono considerate come una neoplasia intraepiteliale o un carcinoma in situ e devono essere sottoposte a biopsia.
Il trattamento consiste nell’applicazione di una crema al 5% di fluorouracile, nell’escissione locale o nella laser terapia. È indicato uno follow up a tempi ravvicinati.
LICHEN PLANUS DEL PENE
Questa lesione si manifesta come piccole lesioni papulari o maculari, talvolta anulari, del glande o dell’asta peniena e può essere scambiata per un pemfigoide o per un eritema multiforme. Il prurito è frequente.
La sindrome peno-gengivale negli uomini (e la sindrome gengivale vulvovaginale nelle donne) è una forma più severa di lichen planus erosivo. Si verifica sia nella mucosa orale sia in quella genitale. Possono formarsi ulcere ed essere dolorose.
Il lichen planus di solito si risolve spontaneamente. Se asintomatico, può non richiedere trattamento. I corticosteroidi a uso topico possono essere d’aiuto per alleviare i sintomi.
PAPULE PERLACEE
Queste papule sono piccoli e innocui angiofibromi che compaiono sulla corona del pene, con aspetto cupoliforme o ciliato e tendenzialmente del colore della pelle. Possono comparire anche sulla parte distale dell’asta. Sono frequenti, interessando fino al 10% dei maschi. Non sono associate a infezioni da papillomavirus umano, nonostante possano essere scambiate per verruche genitali. Non è necessario alcun trattamento
DERMATITE DA CONTATTO DEL PENE
La dermatite da contatto del pene è divenuta più frequente con l’uso sempre maggiore dei preservativi in lattice. La dermatite si manifesta come lesioni rosse, pruriginose, talvolta con essudazione o fissurazioni. Il trattamento consiste nell’applicazione topica di corticosteroidi e nell’utilizzo di preservativi senza lattice (escludendo quelli naturali che non forniscono un’adeguata protezione contro l’HIV). Possono essere provati in prima battuta corticosteroidi leggeri da banco e, se necessario, prodotti a media e ad alta efficacia farmacologica.
BALANITE, POSTITE E BALANOPOSTITI
L’infiammazione dell’estremità distale del pene riconosce sia cause infettive che cause non infettive . Spesso, non si trova alcuna causa evidente.
La balanite solitamente porta a una postite tranne che nei pazienti circoncisi.
La balanopostite è favorita da:
La fimosi impedisce un’adeguata igiene. Le secrezioni sotto prepuziali si possono infettare con batteri anaerobi e causare un’infiammazione.
La balanopostite cronica aumenta il rischio di:
L’anamnesi deve indagare sull’uso dei preservativi in lattice. La pelle deve essere esaminata per eventuali lesioni dermatitiche che possono coinvolgere i genitali. I pazienti devono essere sottoposti a test sia per cause infettive che per quelle non infettive, soprattutto per la candidiasi. È consigliabile far eseguire al paziente una glicemia.
Devono essere intraprese misure igieniche e devono essere trattate le cause specifiche. Possono essere necessarie irrigazioni sottoprepuziali per rimuovere secrezioni e concrezioni. Se la fimosi persiste dopo che l’infiammazione si è risolta, deve essere considerata la circoncisione.