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IPOGONADISMO MASCHILE
L’ipogonadismo maschile è la condizione per effetto della quale le gonadi di un uomo, ossia i testicoli, non producono più quantità fisiologiche di testosterone. Il disturbo si concretizza in un’inadeguata produzione ormonale di testosterone (l’ormone maschile per antonomasia, fondamentale durante la pubertà per lo sviluppo dei caratteri maschili ma anche per il benessere del maschio nella vita adulta) e da una spermatogenesi (produzione di sperma) qualitativamente e/o quantitativamente alterata.
È una condizione che può essere presente già alla nascita o può insorgere successivamente, spesso a seguito di infezioni.
Si parla di “ipogonadismo primario” se la problematica è insita nel testicolo, o di “ipogonadismo secondario” se vi è un’alterazione a carico di ipotalamo e/o ipofisi, due altri organi endocrini che regolano la stimolazione del testicolo.
Le cause di ipogonadismo primario possono essere:
Nell’ipogonadismo secondario i testicoli sono correttamente sviluppati e funzionanti, ma l’alterata produzione di testosterone è dovuta ad alterazioni dell’ipofisi o dell’ipotalamo, che normalmente regolano e stimolano la funzione testicolare.
Le principali cause possono essere:
Le manifestazioni cliniche dell’ipogonadismo dipendono molto dalla causa sottostante e possono presentarsi in diverse fasi della vita del maschio.
Infatti, l’ipogonadismo può cominciare già nel periodo fetale, oppure presentarsi nella fase puberale o nell’età adulta. Queste tre differenti condizioni presentano una diversa sintomatologia.
La scarsa produzione di testosterone in epoca fetale comporta comporta un ridotto sviluppo degli organi genitali in senso maschile.
È quindi possibile che il neonato affetto presenti criptorchidismo mono o bilaterale (mancata discesa di uno o di entrambi i testicoli nella sacca scrotale), micropene (dimensioni peniene patologicamente ridotte), ipospadia (l’uretra, il condotto da cui fuoriesce l’urina, non risulta posizionato alla sommità del glande ma nella sua porzione inferiore).
Se la mancata produzione di testosterone comincia nel periodo della pubertà, può portare a una mancata o ritardata partenza dello sviluppo puberale con:
I sintomi che possono presentarsi se l’ipogonadismo si manifesta in età adulta sono:
Spesso possono manifestarsi anche alterazioni dell’umore, senso di affaticamento ingiustificato, difficoltà di concentrazione/memorizzazione.
Di fronte al sospetto di ipogonadismo è necessario recarsi del proprio medico di medicina generale che eventualmente richiederà il parere dello specialista endocrinologo.
Il processo di diagnosi parte con un’attenta raccolta della storia clinica del paziente (anamnesi) che permetterà di identificare eventuali fattori predisponenti o di rischio.
Il passo successivo sarà l’esecuzione della visita medica completa (esame obiettivo) con particolare attenzione al peso, all’altezza, alla circonferenza vita, allo sviluppo della massa muscolare.
Andrà quindi valutato il grado di sviluppo puberale e la virilizzazione del soggetto. Si valuta con accuratezza lo sviluppo e la conformazione peniena, dei testicoli (il cui volume andrà stimato mediante l’uso dell’orchidometro di Prader), la presenza e la conformazione dei peli pubici e ascellari.
Successivamente può essere effettuata un’indagine di laboratorio che consiste nel dosaggio di parametri ormonali specifici tra cui i livelli di testosterone nel sangue.
Considerando la variazione dei livelli di testosterone durante la giornata, è opportuno effettuare il prelievo a digiuno e prima delle 10 del mattino.
Se si ha la conferma di bassi livelli di testosterone, il medico può decidere di procedere con altre indagini, come per esempio l’analisi del liquido seminale, la risonanza magnetica dell’ipofisi, il test dell’olfatto, i test genetici (ad es. l’analisi del cariotipo per verificare la corretta numerosità dei cromosomi, piuttosto che analisi di sequenziamento di nuova generazione per geni candidati per le diverse forme di ipogonadismo), eventualmente anche la biopsia testicolare.
Il trattamento dipende dalla causa che ha determinato la riduzione dei livelli di testosterone.
Nel caso di ipogonadismo primario dovuto a un’alterazione nella produzione testicolare dell’ormone, la terapia indicata consiste nella somministrazione di farmaci contenenti l’ormone.
Se la causa è di tipo ipofisario, al paziente potranno essere prescritti sia farmaci contenenti ormoni ipofisari che sono in grado di stimolare la funzione testicolare (quindi sia la produzione di ormoni che di spermatozoi); che farmaci a base di testosterone.