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Il Criptorchidismo (Testicolo Ritenuto) è una delle più comuni anomalie presenti nei neonati di sesso maschile ed è caratterizzata dalla mancata discesa di uno o di entrambi i testicoli nel sacco scrotale. L’incidenza del Criptorchidismo è intorno a 1-2% ma, nei neonati pretermine, essa raggiunge anche il 20% dei casi. Buona parte dei bambini criptorchidi presenta anche un’ernia inguinale associata (fino all’85% dei casi) che è chiusa durante l’intervento correttivo. Più il testicolo è lontano dalla borsa scrotale, più alta è la possibilità che esso sia danneggiato già alla nascita.
Cause di criptorchidismo sono: deficit di ormoni sessuali maschili (testosterone e diidrotestosterone) o di gonadotropine ipotalamiche durante il periodo fetale. In alcuni casi, sono state invocate ostruzioni meccaniche che hanno impedito la naturale migrazione del testicolo dall’addome al sacco scrotale.
Conseguenze di un testicolo ritenuto sono maggiore temperatura dovuta alla vicinanza alla cavità addominale che causa progressiva degenerazione con atrofia del tessuto germinale, già evidente, in molti casi, entro il secondo anno di vita. Inoltre, il 25-33% dei pazienti criptorchidi hanno un difetto dell’epididimo con anomalia del trasporto degli spermatozoi e riduzione della fertilità, nonostante la spermatogenesi normale. La probabilità di sviluppo di untumore al testicolo in un paziente criptorchide è dieci volte superiore a quella della popolazione generale maschile e il 6-10 % di tutti i tumori del testicolo sono originati in un testicolo criptorchide.
Il criptorchidismo va distinto dal testicolo retrattile (o testicolo in ascensore), anomalia molto frequente in età pediatrica, e legata a un’iperattività muscolo cremastere, che fa risalire il testicolo in sede extrascrotale. In quest’ultimo caso attraverso alcune manovre, in ambiente caldo, è solitamente possibile riportare manualmente il testicolo nella borsa scrotale dove rimane. In ogni modo, solitamente, alla pubertà, il testicolo retrattile discende spontaneamente nello scroto e non necessita quasi mai di trattamento chirurgico.
La diagnosi di criptorchidismo va sempre fatta e confermata dopo il 3° mese di vita quando i testicoli, anche nei prematuri, hanno compiuto la loro discesa nella borsa scrotale. Il trattamento è consigliato entro il primo anno di vita, ciò per ridurre i fenomeni degenerativi cui può andare incontro la gonade a causa dell’aumento di temperatura legata alla maggiore vicinanza del testicolo con la cavità addominale. L’intervento chirurgico non solo riduce i rischi di atrofia, ma anche i rischi d’infertilità maschile a essa connessa, e riduce soprattutto la possibilità di degenerazione maligna cui può andare incontro il testicolo ritenuto non trattato.
L’intervento ha l’obiettivo è riportare in sede il testicolo non disceso